Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Parla Gesù: «Alle ore tre del pomeriggio implora la mia misericordia in modo speciale per i peccatori e, per un istante, immergiti nella mia passione. In particolare, ricorda l'abbandono in cui mi trovai alla mia morte. È questa un'ora di grande misericordia per il mondo, e io ti permetterò di capire la tristezza mortale che provai in quella solitudine interiore. In quest'ora, non negherò nulla alle anime che mi pregano in nome della mia passione». (Santa Faustina Kowalska)

2-49 Luglio 28, 1899 La vita umana è un giuoco. Anche Gesù scherza.


(1) Questa mattina, il mio adorabile Gesù è venuto in un aspetto tutto ammirabile e misterioso, portava una catena al collo pendente su tutto il petto, da una parte si vedeva come un arco, dall’altra parte della catena come un turcasso pieno di pietre preziose e di gemme che dava un ornamento dei più belli al petto del mio dolce Gesù, e con una lancia in mano. Mentre stava in questo aspetto mi ha detto:

(2)La vita umana è un giuoco; chi gioca il piacere, chi il denaro e chi la propria vita e tanti altri giuochi che fanno. Anch’Io mi diletto di giocare con le anime, ma quali sono questi scherzi che faccio? Sono le croci che invio, se le ricevono con rassegnazione e me ne ringraziano, Io mi ricreo e scherzo con loro, compiacendomi immensamente, ricevendone grande onore e gloria ed a loro faccio fare dei più grandi acquisti”.

(3) Nell’atto di dire ciò, ha incominciato a toccarmi con la lancia, dall’arco e dal turcasso, già tutte quelle pietre preziose che dentro conteneva, uscivano fuori e si cambiavano in tanti croci e saette che ferivano le creature. Certune, ma in numero scarsissimo, ne gioivano, se le baciavano e Lo ringraziavano e venivano a formare un giuoco con Gesù; altri poi le prendevano e le gettavano in faccia a Gesù, oh! come ne restava afflitto Gesù e che gran perdita facevano quelle anime! Poi Gesù ha soggiunto:

(4)Questa è la sete che gridai sulla croce, che non potendo dissetarla allora interamente, mi compiaccio di continuare a dissetarla nelle anime dei miei cari che soffrono. Quindi, soffrendo, vieni a dare un ristoro alla mia sete”.

(5) Ritornando altre volte e pregandolo che liberasse il confessore che soffriva, mi ha detto:

(6)Figlia mia, non sai tu che il marchio più nobile che posso imprimere nei miei cari figli è la croce?