Sotto il Tuo Manto

Mercoledi, 23 luglio 2025 - Santa Brigida (Letture di oggi)

È bello dire "io pregherò per te". Pregare per qualcuno è come entrare nella vita dell'altro in punta di piedi, senza far rumore, senza pretendere né disturbare, ma solo per depositare nel cuore un seme di speranza. Il dono di preghiera non conosce prezzo, non ha un valore particolare, è un dono spirituale gratuito che vuole arrivare al cuore, che può riservare molte sorprese, che vuole dire che tutto è possibile per chi crede. Il dono di preghiera è quel tesoro che non conosce l'usura del tempo né corruzione della ruggine, e non teme l'irruzione di ladri. Ricordati, quando preghi Dio per gli altri, tutto il cielo Lo supplica per te. Io prego per te e tu prega per me, però che non sia una formalità  ma una scelta, una promessa, un impegno. (Don Nikola Vucic)

Capitolo XXXVIII: Il buon governo di sé nelle cose esterne e il ricorso a Dio nei pericolo


1. O figlio, tu devi attentamente mirare a questo, che dappertutto, e in qualunque azione ed occupazione esterna, tu rimanga interiormente libero e padrone di te; che le cose siano tutte sotto di te, e non tu sotto di esse. Cosicché tu abbia a dominare e governare i tuoi atti, e tu non sia come un servo o mercenario, ma tu sia libero veramente come l'ebreo, che passa dalla servitù alla condizione di erede e alla libertà dei figli di Dio. I figli di Dio stanno al di sopra delle cose di questo mondo, e tengono gli occhi fissi all'eterno; guardano con l'occhio sinistro le cose che passano, e con il destro le cose del cielo; infine non sono attratti, così da attaccarvisi, dalle cose di questo tempo, ma traggono le cose a sé, perché servano al bene, così come sono state disposte da Dio e istituite dal sommo artefice. Il quale nulla lascia, in alcuna sua creatura, che non abbia il suo giusto posto.

2. Se, di fronte a qualunque avvenimento, non ti fermerai all'apparenza esterna e non apprezzerai con occhio carnale tutto ciò che vedi ed ascolti; se, all'incontro, in ogni questione, entrerai subito, come Mosè, sotto la tenda, per avere consiglio dal Signore, udrai talvolta la risposta di Dio, e ne uscirai istruito su molte cose di oggi e del futuro. Era solito Mosè ritornare alla sua tenda, per dubbi e quesiti da risolvere; era solito rifugiarsi nella preghiera, per alleviare i pericoli e le perversità degli uomini. Così anche tu devi rifugiarti nel segreto del tuo cuore, implorando con tanta intensità l'aiuto divino. Che se - come si legge - Giosuè e i figli di Israele furono raggirati dai Gabaoniti, fu proprio perché non chiesero prima il responso del Signore; ma, facendo troppo affidamento su questi allettanti discorsi, furono traditi da una falsa benevolenza.