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Lezioni in videoconferenza. Lo scorso anno i partecipanti sono stati 120
Il Papa incoraggia gli esorcisti: andate avanti
I sacerdoti: in aumento satanismo su Internet e domande di riti anti-demonio. Il Vaticano organizza corsi per preti e seminaristi
STRUMENTI
ROMA - Lezioni anti-Satana in videoconferenza. Dopo il successo del primo corso partito lo scorso inverno - 120 iscritti da tutto il mondo - l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, guidato dalla congregazione dei
Papa Benedetto XVI all'udienza generale del mercoledì (Ansa)
Legionari di Cristo, sta organizzando un nuovo ciclo di incontri. La formula, assolutamente innovativa, non è cambiata: una serie di lezioni destinate a sacerdoti e seminaristi dove esorcisti si alternano a psichiatri, a un poliziotto-psicologo, ad antropologi, medici ed esperti. L’idea di fondo è sempre la stessa: aiutare la moltitudine di «posseduti immaginari» a ritrovare un po’ di serenità, evitando il rischio di cadere nelle grinfie di maghi e fattucchiere. Fornire ai sacerdoti le basi di conoscenza necessarie per affrontare il fenomeno del satanismo giovanile che dilaga attraverso siti Internet che inneggiano al maligno. Il corso sul tema «Esorcismo e preghiera di liberazione» inizierà il 13 ottobre 2005 a Roma, nella sede dell’Ateneo, in via degli Aldobrandeschi, in collegamento in videoconferenza con altre città d’Italia: Bologna, Perugia, Assisi, Maddaloni (Caserta) e ora anche Milano.
Nel corpo accademico che addestrerà i sacerdoti figurano i maggiori esperti di esorcismo, dal teologo padre Pedro Barrajon a padre François Dermine, da don Gabriele Nanni a padre Giancarlo Gramolazzo e padre Gabriele Amorth: in questi giorni impegnati nel riservatissimo convegno biennale della categoria aperto con la benedizione del Papa. Benedetto XVI li ha incoraggiati a «continuare nell’importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei vescovi e dalla incessante preghiera». Al corso partecipano anche l’antropologo Mario Pollia, lo psichiatra Tonino Cantelmi, lo scrittore Carlo Climati, che ha studiato a fondo il fenomeno del satanismo tra i giovani e tanti altri esperti.
I riti dell’esorcismo, i casi di possessione vera o presunta, sfuggono alle statistiche ufficiali. E’ però in aumento il numero delle persone che ritengono di avere bisogno di un esorcista. I casi in cui il maligno c’entra davvero, a detta degli stessi esorcisti, sono rarissimi. La sofferenza di tante persone, invece, è un fatto incontestabile. Ed ecco il senso del corso: insegnare ai sacerdoti a «fare squadra» con altre figure professionali, dal medico allo psicologo, per assistere chi si ritiene posseduto e vuole essere liberato dal maligno ma che in realtà non ha alcun bisogno dell’antico rituale ma solo di una risposta corretta. In sintesi il sacerdote deve contribuire a sconfiggere la dimensione del sensazionalismo, dell’esoterico, che spesso, nelle attese di tanta gente, si accompagna a questo ministero. Capire cosa si ha davanti per intervenire solo quando serve.
Se il maligno agisce solo raramente, la Rete - per alcuni esoteristi quel www corrisponde al 666 che identifica la Bestia dell’Apocalisse - invece lavora giorno e notte. «Mi è capitato più di una volta di sentirmi confessare da alcuni studenti: sono un satanista - racconta Carlo Cluinati, autore della ricerca "I giochi estremi dei giovani", Edizioni Paoline -. Si tratta, il più delle volte, di un satanismo fatto in casa dove non c’è violenza omicida, è un satanismo alimentato soprattutto da siti Internet, fatto di piccoli riti, giustificato da una visione senza speranza della vita. Dobbiamo domandarci perché un ragazzo bestemmia o perché ha una croce rovesciata sul petto. Magari sta cercando Dio a modo suo o ha imboccato una strada sbagliata perché la sua sete di spiritualità è stata deviata».
Giulio Benedetti
15 settembre 2005