La morte di mons. Girolamo Grillo ha inevitabilmente riproposto la straordinaria vicenda –di chiara origine soprannaturale- che ha avuto inizio a Borgo Pantano, frazione di Civitavecchia, nel lontano 2 febbraio 1995 e che –è importante ricordarlo- continua ancora oggi, nel silenzio e nell’evangelico nascondimento.
Come si è già detto le lacrimazioni (di sangue!!!) della statuina della Vergine Santa (comprata a Medjugorje e donata alla famiglia Gregori da Don Pablo Martin) pur essendo un fenomeno assolutamente eccezionale e pregno di significati non rappresentano l’essenza ed il compimento della mariofania di Civitavecchia.
Qui è davvero necessario rinviare all’indispensabile libro di Padre Flavio Ubodi (“La Madonnina di Civitavecchia, Ares, 2012) che la casa editrice ha di recente ripubblicato in una nuova edizione –la sesta- ampliata e rivista– nel volume il teologo Cappuccino illustra in modo magistrale l’intera vicenda
Mons. Grillo è morto la mattina del 22 agosto (il giorno in cui la Chiesa ricorda la regalità della Vergine Santa), ottantaseienne, mentre si trovava in una struttura delle Suore del Cuore Immacolato di Maria, e precisamente la casa S. Giuseppe di Odorheiu Secuiesc (e non “Oderheiul Secuiesc” come scritto nel Sito Ufficiale della Diocesi di Civitavecchia. E per amore di precisione e di verità, neppure “Oderhei” come ha scritto lo stesso Mons. Grillo in alcune pubblicazioni) , nel distretto di Hargita, in Romania.
Il rapporto di mons. Grillo con queste suore è un capitolo importante sia nella sua personale vicenda umana ed anche della intera mariofania: la Fondatrice, Maria Cotoi , è una mistica di cui si sa pochissimo, coetanea del Grillo, conosciuta come Madre Ionela. Fu lei a volere, nel 1994, due sue suore nella Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, nonostante la Congregazione fosse contraria a tale scelta. In quell’occasione la mistica rumena ebbe a dire delle parole che si compresero appieno solo quel 15 marzo del 1995 quando la statua della Madonna lacrimò sangue nelle mani di monsignor Grillo: erano presenti proprio le due suore inviate da Madre Ionela, e ne furono testimoni oculari.
Molto ci sarebbe da dire ancora: e su mons. Grillo e sulla prodigiosa mariofania e col tempo tutto si comprenderà meglio. Sarà la famiglia Gregori ed in particolare Jessica –depositaria di importantissimi segreti riguardanti il mondo e la Chiesa- a svolgere un ruolo fondamentale. Qui si ricorda solo che Jessica ha avuto modo di incontrarsi personalmente con Suor Lucia di Fatima e che era in rapporto epistolare con Giovanni Paolo II.
Infine una nota: mentre scriviamo queste righe la salma di mons. Grillo è ancora nella lontana Romania e non è dato di sapere dove e quando si svolgeranno le esequie del presule calabrese. Però son note le sue volontà riguardo la sepoltura: nella sua autobiografia le rese pubbliche e consistono nel voler essere sepolto “ai piedi della Madonnina di Civitavecchia in attesa della risurrezione finale”. Sarà rispettata questa sua richiesta dall’attuale Arcivescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia Luigi Marrucci?
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In riferimento a quanto scritto nell’articolo (in particolare riguardo le esequie, la sepoltura e le sue volontà espresse quando era in vita) va registrata una nota dell’attuale Vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. In essa, fra le altre cose, si comunica che la tumulazione di Monsignor Girolamo Grillo è già avvenuta nel cimitero di Bucarest.
Di seguito viene riportato integralmente il comunicato;
Intrinsecamente connesse alle apparizioni della Regina della Famiglia di Ghiaie di Bonate intimamente vissute dalla piccola veggente di 7 anni Roncalli Adelaide, che sono state tenute nascoste sin dal 1944, nonostante che le persone che aasistettero alle apparizioni salissero sin sugli alberi e fossero 350.000 durante la tredicesima apparizione. Allora si parlò di massoneria ecclesiastica che occultò le prove delle Apparizioni. Ma resteranno isolate fino a quando? Cercate la gloria di Dio in questi avvenimenti importantissimi, non sono da sottovalutare secondo il noto costume italico che, talvolta mette a tacere anche la coscienza soggettiva soffocandola nell’etisia spirituale. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo: Vieni Spirito Santo, vieni per Maria Regina della famiglia. Amen. Amen. Amen.
AVE MARIA
Grazie Gianpaolo, grazie di cuore.
Riconoscimento di Ghiaie al più presto
Magari, gentile Maria, magari!
Grazie del tuo gradito commento.
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