SANREMO – Gli Anania arrivano da Catanzaro, ospiti della serata inaugurale del Festival il cui potere, come ha detto Carlo Conti, ‘è quello di riunire le famiglie italiane davanti alla Tv’.
!Come si fa ad arrivare a fine mese? C’è sempre l’aiuto della Provvidenza, sicuro, puntuale e ben tangibile”, ha detto papà Aurelio. L’ultima arrivata è Paola che è nata il 29 giugno 2013. Prima di lei ci sono Marta, oggi 18 anni, poi Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno fino alla piccola Domitilla, appena un anno e mezzo. Totale: sedici figli. “Per dare il senso della famiglia e dell’aggregazione insito del Festival – ha detto Carlo Conti – con i loro sedici figli gli Anania rappresentano uno spaccato del nostro Paese”. Aurelio, 47 anni, lavora all’Accademia di belle arti di Catanzaro come coadiutore, la moglie, Rita Procopio, 43 anni, è casalinga. Si sono sposati l’8 dicembre del 1993. Alle spalle, una fede rocciosa vissuta nel movimento dei Neocatecumenali.
A chi gli chiede come fanno, Aurelio risponde: “Volete sapere quanto guadagno? 2.200 euro al mese, inclusi gli assegni familiari“. Su come arrivare alla fine del mese è chiaro. Questioni di Provvidenza: “Si può scoprire, per esempio, un arretrato imprevisto. In un sostegno che arriva da qualche parte. Sono autentici piccoli miracoli, basta saperli capire. L’uomo può anche offendere, se regala qualcosa a qualcuno. Dio non lo fa mai. E non ti costringe nemmeno a chiedere, perché si muove in anticipo sapendo delle tue necessità”. Ogni giorno c’è bisogno di circa tre chili e mezzo di pane e quattro litri di latte. La casa dove abitano, in via Fleres a Catanzaro, è ampia 110 metri quadrati, in una stanza i sette maschi, in altre due le femmine. La giornata tipo? Per mamma e papà la sveglia suona alle 6.15, dopo la colazione i grandi vanno a scuola in autobus, i piccoli accompagnati da papà con il pulmino da nove posti parcheggiato in cortile. Una famiglia straordinaria, certo, eppure normale.