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«Un atto sacrilego»
L'Osservatore Romano attacca l'Espresso
Il quotidiano del Vaticano durissimo dopo l'inchiesta del settimanale nei confessionali di alcune chiese italiane
STRUMENTI
CITTA' DEL VATICANO - «Vergogna». Così l'Osservatore romano esprime lo «sconcerto» per l'inchiesta pubblicata su 'L'Espresso' in cui un cronista è andato nei confessionali di 24 chiese di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo e per comprendere, attraverso le loro risposte, «cosa pensino i preti dei principali temi etici che investono la morale cattolica, per
scoprire se sono in linea con la dottrina della Chiesa».

ATTO SACRILEGO - «Un'operazione disgustosa, indegna, irrispettosa, particolarmente offensiva. Un'offesa, ripetiamo - insiste il quotidiano del Vaticano- verso il sentimento religioso di milioni di persone». In un commento dal titolo 'Il sacramento profanato', l'Osservatore parla di «oltraggiosa inchiesta» in cerca di «un ignobile scoop». «Siamo in realtà di fronte ad un episodio di una gravità inaudita, che travalica i limiti imposti dalla deontologia professionale. Ciò che ci preme sottolineare è l'offesa recata a quanti credono nel sacramento della riconciliazione, che non è una chiacchierata come altre. Per chi crede, in questo, come in tutti i sacramenti, ad agire è Cristo stesso. In tal senso - sottolinea 'L'Osservatore romano'- quello compiuto è un atto sacrilego». «Si tratta di una profanazione -sottolinea il quotidiano della Santa sede - compiuta con l'inganno ai danni di ministri di Dio chiamati a quella mediazione tra Cielo e terra che chi non crede non può comprendere ma che sarebbe chiamato a rispettare». E tutto questo, annota «con tristezza e rammarico» l'Osservatore «non sembra aver suscitato reazioni in nessuno di quanti in altre circostanze si erano pronunciati in difesa del senso religioso altrove offeso».




27 gennaio 2007

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